PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

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5.12.11

CulturaINProfessione/Tools: Curiosando ...in search of culture!


Cultura. Forse meglio parlare di culture e per questo bisogna sempre guardare al di là del nostro giardino, lasciandoci trasportare prim'ancora che da obiettivi precisi, da un'indefinita ma entusiastica curiosità. Da quella voglia di lasciarsi ancora stupire. 
Non sapere qualcosa può generare un senso di inadeguatezza per la paura di non essere competitivi.  Ma l'ambito culturale, a mio avviso, deve nutrirsi innanzitutto di aneliti, spinte a, sguardi oltre, slanci verso, non di ansie da prestazione. Alla fine si raggiunge sempre un risultato. Ma senza quel prurito intellettuale in sè e per sè si rischia semplicemente di appiattirsi su necessità e interessi particolari. 
Mi interessa pertanto avviare questa sezione dedicata a chi vive di cultura, a chi cerca di farne una professione, con un invito a "curiosare", a spingersi sempre oltre i propri limiti. E questo implica un'apertura verso l'esterno. Comunicare e mantenere vivo il dialogo con gli altri è fondamentale per allargare gli orizzonti, per essere aggiornati, ma soprattutto per solleticare lo spirito. Essere  frizzanti, vivaci, originali, capaci di uno sguardo "vivo". 
La cultura vive di e nei processi, nelle dinamiche, negli atteggiamenti che promuovono condivisione, partecipazione, comunicazione, continua interrogazione. I prodotti culturali sono delle risposte sempre parziali, sempre discutibili, non bisogna innamorarsene. Bisogna piuttosto mantenere viva la pratica, la ricerca, senza irrigidirsi , ma "giocando con i modelli". 
Giocando con l'inglese, invece, e curiosando on line, mi sono recentemente imbattuta in alcune risorse interessanti, Labforculture e Culture360°, due piattaforme digitali che aggregano e costruiscono community tra quanti, nel mondo, si occupano di cultura  e cercano un confronto, idee, spunti, collaborazioni...just have  a look!

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