PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

CATEGORIE

22.12.11

HandPAGE: Frammento: Oltre il muro



idipintidigiada.blogspot.com

Non potrò mai volare - disse la farfalla - sono imprigionata nel sasso! 
Allora l'uomo prese in mano il sasso e lo lanciò distante. Oltre il muro.
Per pochissimo la farfalla volò, ma presto cadde a terra. Sul ciglio della strada.
Una giovane donna che passava di lì cacciò un urlo. Per poco il sasso non la colpiva in testa!
Lo raccolse con un certo disappunto ma non appena vide la farfalla che era sopra dipinta si illuminò. 
Era il segno che aspettava. 
Era il momento di spiccare il volo.

5 commenti:

  1. Grazie Gisella, sono davvero contenta di leggere questo racconto e vederlo accostato ad una mia opera.
    Mi piace che, nella storia, questa farfalla abbia potuto volare e "far volare" un'altra persona, lo trovo un bellissimo significato.
    A presto!
    Giada

    RispondiElimina
  2. Grazie a te, sono felice che il messaggio sia chiaro..l'idea era proprio quella!

    RispondiElimina
  3. Ciao , racconto carino ma mi aspettavo un finale diverso.La povera farfalla,per natura potrebbe volare ed è imprigionata.La ' tirano' e per un attimo prova l'ebbrezza del volo...finisce sulla testa della prima che passa e costei ( incavolata!) si illumina!
    Si daii il concetto passa ma perchè non provi a dare un lieto fine che soddisfi entrambi? :-)
    Grz a te, ciao.

    Cristian

    RispondiElimina
  4. Perchè siamo cresciuti con favole che hanno sempre un lieto fine..ma nella vita a volte c'è a volte non c'è...e a volte è semplicemente "lieto" in modo diverso da come ce lo immaginiamo! E poi direi che potenzialmente il racconto non è finito...

    RispondiElimina
  5. Volevo far passare un concetto diverso: si ,i "lieto" fine nn ci sono sempre e a volte hanno una forma diversa da quanto ci si aspettava.In questo caso , pensavo fosse carina l'idea della signorina che,"scopre"il suo momento per il volo aiutando a scoprire il modo per liberare l''ex bacherozzo dalla sua prigionia...sarebbe bello così che ne dici? Two is meji che one :) Ora, dato che il racconto potrebbe continuare lascio a te la penna.In attesa...Ciao!

    Cristian

    RispondiElimina