PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

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16.1.12

HandPAGE: Riflessioni in divenire...

Viaggiare ha sempre un fascino e come esseri umani abbia la fortuna di farlo anche senza spostarci di un millimetro da casa ..grazie alla fantasia, all'immaginazione...alla nostra capacità di pensare, di creare nuovi mondi! Ma se ci spostiamo anche fisicamente possiamo arricchirci del contatto diretto con i luoghi che attraversiamo e con le persone che incontriamo. Si può viaggiare con bussola alla mano, mappe e viaggi organizzati o partire per l'avventura scegliendo di volta in volta dove, come e perchè dirigerci  o sostare. Perchè giudicare quale delle due opzioni è la migliore, la più fruttuosa o interessante? Perchè stabilire gerarchie e ordini assolutamente arbitrari e disuctibili? 
La molteplicità, la complessità, la diversità offrono ricchezze, opportunità, spunti, suggerimenti, visioni, orizzonti per vivere ciascuno la propria vita nella sua unicità e irripetibilità. Ascoltando i racconti degli altri arricchiamo le nostre vite di esperienze che non abbiamo fatto, che magari non faremo o forse si, esperienze che non necessariamente dobbiammo fare. Ma possiamo accogliere la vita accogliendo la vita "contenuta" nell'altro, nella libertà reciproca di dirsi "facciamo un pezzo di strada insieme e ci rispetteremo per quello che siamo". Un giorno le strade potrebbero dividersi. A volte succede, lo faccio succedere, lo fanno succedere. La bellezza della vita è nel vivere, nel continuare a cercare quello che cerchiamo, nello scoprire quelle scopriamo, nel perdere quelle perdiamo, nel conquistare quello conquistiamo e così via, insomma nell'essere quello che siamo con la consapevolezza che ci portiamo dentro le premesse del cambiamento. "πάντα ῥεῖ " ovvero "tutto scorre", diceva il filosofo greco Eraclito. Anche noi scorriamo lunghi i piani della vita...

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