Parola a me vicina per esperienza, ma anche così semanticamente ricca da visualizzare innanzi una "porta sempre aperta" al passato, al presente, al futuro...
Evoca irrequietezza, instabilità.
Peregrinando si prende il largo, ma senza trovare un approdo. Qualcosa, qualcuno spinge a ripartire, a rimettersi in movimento, in gioco.
Quando viaggiamo abbiamo un tempo e uno spazio, abbiamo delle coordinate.
Facciamo viaggi in mare, viaggi in montagna, viaggi in città, viaggi esotici, viaggi da soli, viaggi in gruppo, viaggi forzati, viaggi agognati.
Si parte, ci si sposta, si arriva, si ritorna.
L'esperienza dello spostamento, la visualizzazione di "altro", altro da sè nelle persone incontrate, "altro" rispetto ai paesaggi naturalistici o interiori della nostra quotidianeità, diventano linfa di un cambiamento, o meglio di un "movimento" che può produrre cambiamento. Ma si può viaggiare "consumando" sapori, profumi, paesaggi, luoghi e persone senza alcuna intenzione di cambiare, salvo poi magari "scoprire" comunque qualcosa di sè.
Le peregrinazioni di una persona però evocano anche la difficoltà che l'instabilità genera. L'essere senza radici, perderle, non riuscire a ritrovarle ha in sè qualcosa di faticoso, quasi doloroso. E intanto si vive di passaggi, incontri, esperienze.
Se invece guardiamo all'etimologia latina andare per aegrum è 'andar per campi' mentre peregrinus 'forestiero, stravagante' è un viaggiatore insolito che si muove in terre ignote...
Le scienze cosiddette postmoderne ci suggeriscono che i significati, i simboli si costruiscono nel dialogo con gli altri e solo in quello spazio di condivisione- che crea comunità- hanno valore. Muoversi da una comunità all'altra allora è un continuo peregrinare in terra straniere dove sopravvivi se ascolti cosa c'è, chi c'è. Semplicemente prendendo atto della varietà, della molteplicità che non cerca gerarchie, che non trova ordine se non nel nostro sguardo soggettivo, in cui individuale e collettivo si fondono creativamente.
C'è sempre un residuo di irriducibilità che spezza le righe...
Ma si può anche peregrinare tra idee, pensieri, immagini onde il caso, l'ingegno o il vago sentor ci conducono...
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