"L'Italia non è un posto per giovani" è spesso la battuta d'inizio, rabbiosa ed energica, o peggio, il rapido e melanconico epilogo di chi si interroga su cosa fare da grande, su quali strade investire, su quali consigli dare ai propri figli, amici, conoscenti. Un tormentone diffuso, ma specchio di quale consapevolezza? Forse, beneficio del dubbio, solo di un senso comune stanco e ripiegato su se stesso.
Quante volte si è parlato di "fuga dei cervelli" dall'Italia? Quante
volte si è udito il lamento di chi vorrebbe una maggiore considerazione e
soprattuto reali prospettive occupazionali per chi studia, chi fa
ricerca?
Una risposta giunge rapida e decisa da Trieste. Bisogna conoscere questi giovani, bisogna sapere cosa pensano, cosa progettano, cosa realizzano. Bisogna che la ricerca, e quindi i ricercatori, le eccellenze, le menti brillanti siano visibili, riconoscibili. Perchè al di là della retorica e delle difficoltà che concretamente il nostro paese attraversa ci sono anche esperienze positive, ci sono persone con la voglia, il coraggio e la determinazione per seguire slanci e sogni mettendo a frutto talento e competenze.
Giovedì 20 settembre, alle ore 17, il Teatro Verdi di Trieste sarà, infatti, sede di “ITALIAX10. Scienza al futuro”: dieci minuti per dieci giovani
ricercatori, selezionati tra quanti stanno seguendo un dottorato di ricerca all'Università e quanti l'hanno già conseguito e hanno tradotto le loro idee in impresa, in obiettivi concreti.
L'appuntamento di giovedì sarà presentato da Marco Cattaneo, direttore del mensile Le Scienze, e moderato da Nico Pitrelli, co-direttore del Master in Comunicazione della Scienza della SISSA.
Alessandro Baraldi, Chiara Daraio, Paolo Fornasiero, Paolo Franceschetti, Tommaso Occhipinti, Daniele Piazza, Michele Rossi, Serana Zacchigna, Ester Zito avranno uno spazio per raccontarsi, per presentare il loro progetto innovativo e, grazie alla tecnologia mobile e ai social network, per dialogare con il pubblico anche "on line". L'evento verrà, inoltre, trasmesso anche in modalità streaming on demand su telecomitalia.com.
Tra i dieci ricercatori la giovanissina Irene Chirico, futuro ingegnere di appena diciotto anni, ma già annoverabile tra le promesse della scienza. Vincitrice del premio Invfactor, ha anche ricevuto l’Attestato d’Onore di Alfiere della Repubblica per l'invenzione della scarpa a recupero
energetico "Hermes".
L'evento anticipa e lancia la prima edizione di Trieste Next, il Salone dell'Innovazione e della Scienza, in programma dal 28 al 30 settembre 2012, una proposta culturale che attraverso i suoi 150 eventi e 200 relatori cerca di promuovere un più stretto e proficuo rapporto tra settori imprenditoriali e centri di ricerca scientifica.
Per maggiori informazioni:
Nessun commento:
Posta un commento