PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

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8.11.11

INVeneto/Padova: GINO CORTELAZZO al San Gaetano fino al 13 novembre.

Si concluderà domenica 13 novembre la mostra “Gino Cortelazzo. La scultura come materia, struttura, colore”, curata da Giuseppina Dal Canton e ospitata nel chiostro espositivo del Centro Culturale San Gaetano.  Una panoramica antologica che ripercorre la ricerca artistica di una delle voci più originali nell'Italia del dopoguerra. “Fare monumento un’idea” era l'aspirazione profonda e costante di Cortelazzo, scultore atestino che sperimentò con fantasia e originalità materiali diversi quali: bronzo, pietra, alabastro, onice, cartapesta, resina, ma soprattutto ferro e legno. Artista raffinato, riservato e delicato, rimase lontano dalla battaglia dei movimenti contemporanei, come afferma in un'intervista, il critico d'arte Giulio Carlo Argan.

Orario: martedì-domenica 10-19. Lunedì chiuso
Ingresso libero

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