PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

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22.3.12

SegnaVIE: Giorno No

Di paesaggi menzogneri
di aurore e chiardiluna
di roseti e di profumi
di ebbrezze simulate
la poesia si denudi
di questi abiti imprestati
e sia secca sia rude
come pietre calcinate
e non parli più di cuori
nè di cose delicate
e no dica quando è no
e non finga mascherate
se sul volto sente il pianto
per vergogna si nasconda 
e rivolga le sue urla
alle orecchie più turate
e se parlerà di me
con parole amareggiate
la poesia sia così
porte e strade ben sbarrate

Ah che nostalgia del sí
in queste rime angosciate

(Raccolta Le poesie possibili di José Saramago)

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