PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

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3.9.12

HandPAGE: Pensieri colorati

http://tuttelecuriosita.altervista.org/un-mondo-di-illusioni-ottiche/


Attraverso l'arte ci raccontiamo. Arte come pratica vissuta a prescindere dal risultato. Arte come ricerca che non cerca un riconoscimento, ma che vive dell'incontro con se stesso, con l'altro, nell'immediatezza del presente. 
Certo c'è un'arte da apprezzare, studiare, capire, assaporare, insomma un'arte che ha già preso forma, colore, dimensione, espressione, ma c'è un'arte che vive della sua incompiutezza, del suo divenire, del suo essere "pura espressione". E' sempre una l'arte, ma il suo "senso" è nel qui ed ora, in ogni caso. E' arte tutta da sentire, non da vedere, perchè  si alimenta dell'autenticità con cui abbiamo il coraggio di viverla.

1 commento:

  1. "un'arte che vive della sua incompiutezza", forse la mia non è nemmeno un arte, ma la tua frase calza a pennello. Sono arrivata a te attraversando frutteti canditi e un minuto alla volta. Sono stati i primi passi della mia neo-esistenza su blogger. Abbiamo dunque amici in comune, Patrizia, e tornerò. Se ti fa piacere allunga il tuo tragitto sino a me, leggi qualcosa, non disdegnare commenti e consigli. A presto, Giorgia.

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