PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

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26.3.12

ENews: Nuovo e Utile...ecco il tuo racconto per NarrantiErranti!

Unire due puntini? Nessun problema, un bel righello, una matita ben temperata e se nessuno caccia un urlo in quel momento, la linea retta che unirà i vostri puntini sarà un  vero capolavoro di noia...non me ne vogliano geometri, architetti o designer, ma non c'è nulla di fantasioso e creativo: una perfetta linea retta.  Unire due parole potrebbe sembrare non meno difficile, nella peggiore delle ipotesi le scriviamo vicine vicine e lasciamo a qualcuno l'ingombro di capire il nesso...
Già il nesso, il collegamento, quel filo a volte solido e robusto come una trave, a volte sottile e fragile come lo zucchero, nella vita come nella scrittura.
E si sa che chi cerca trova, scopre...magari inventa. L'arte della parola esplode come una bufera o si rinsecchisce come foglie d'autunno, si spande  a macchia d'olio o si restringe come un maglione infeltrito, ma non muore.
Riesce anche a farsi gioco o sfida, passatempo o terapia, viaggio o ritorno, ascolto o rifiuto, mai senza appellarsi all'immaginazione sia quando questa sta inciampando scapicollandosi tra le pagine bianche o quando sta galoppando come un destrerio fiero e determinato.
E altrimenti come immaginare che un dinosauro possa avere qualcosa a che fare con una caffettieraPlutone con una partita? Magari tra smarrimento ed eccellenza è più facile..chissà...ma almeno bisogna provarci, bisogna mettersi in movimento, in cammino...un po' come i NarrantiErranti! Chi sono? Siamo noi, siete voi e tutti coloro che avranno voglia di cimentarsi ogni settimana in un racconto breve, anzi brevissimo...appena 400 caratteri spazi inclusi! Anche se è un po' eccessivo chiamarli "raccontini", sarà un piccolo e veloce esercizio di creatività, quella magica combinazione di elementi affatto ignoti, come abbe a dire lo scienziato Henri Poincaré.
<Un risultato nuovo> dice, infatti, Poincaré < ha valore, se ne ha, nel caso in cui stabilendo un legame tra elementi noti da tempo, ma fino ad allora sparsi e in apparenza estranei gli uni agli altri, mette ordine, immediatamente, là dove sembrava regnare il disordine>.  
Le parole di questa settimana? Nuovo e utile... e con un pizzico di fortuna il racconto migliore verrà selezionato da Annamaria Testa per essere pubblicato sulla sua rivista on line...Nuovo&Utile per l'appunto! 

Buona fantasia a tutti...

Fonte: Narrantierranti.blogspot.it/



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