Da domenica 15 aprile a domenica 13 maggio 2012, Padova si trasforma in un unico e grande palcoscenico ospitando spettacoli, installazioni, laboratori, incontri e percorsi d'arte di sapore metropolitano grazie al Festival della relAzione Urbana. Il festival, organizzato da Tam Teatromusica, con il sostegno degli
Assessorati alla Cultura del Comune di Padova e della Regione del Veneto,
dell’Assessorato alle Politiche giovanili-Progetto Giovani del Comune di Padova
e del Ministero per i Beni e le attività culturali, si colloca nell'ambito del format Universi Diversi e costituisce l'ultima parte della
rassegna “Contrappunti”.
Al centro una relazione sempre aperta e in evoluzione, da discutere e approfondire, quella tra la città e i suoi artisti. Perchè la città non vive solo come luogo da abitare, ma anche e soprattutto come spazio di partecipazione da progettare insieme in cui la cultura e l'arte rivestono un ruolo di primo piano. Accanto ai luoghi più tradizionali della fruizione culturale, dunque, lo spazio urbano più quotidiano, quello che attraversiamo a volte distrattamente, suonerà, danzerà, canterà insieme ai suoi migliori interpreti, gli artisti. A cominciare dalle piazze, simboli perenni di una collettività che si incontra per conoscersi, per dialogare, per guardarsi intorno, non sono esclusi, fino a strutture che difficilmente nell'immaginario collettivo sono depositarie o volani di esperienze artistiche come il carcere.
Molteplici gli appuntamenti già per la giornata inaugurale domenica 14 aprile quando < piazza della Frutta sarà “trasformata”
da SocietàPerAzioni in un prato in
cui fare picnic, rilassarsi, riposare, togliersi le scarpe e camminare a piedi
nudi. Piazza Capitaniato diventerà una palestra per il corpo con l’“allenamento
guidato” del gruppo Parkour Padova,
un collettivo di giovani acrobati metropolitani che insegneranno la loro
spericolata disciplina artistica a chi vorrà lasciarsi coinvolgere. Spazio anche
alla “danza urbana” della compagnia Via,
alle installazioni video di Raffaella
Rivi (“Non so a che santo votarmi”) per scoprire quali sono i desideri, i
sogni e le utopie dei padovani, e al “menù di poesia in cuffia”, proposto da Claudia Fabris con l’intento di
ristorare il corpo e lo spirito dei passanti al selciato san Nicolò.
Al centro
anche i suoni e la musica nel piccolo chiostro della galleria Ezzelino con
un'installazione sonora, creata dai partecipanti al laboratorio “Sonori
Sguardi” di Giovani a Teatro, guidato da Paolo
Calzavara, ed Ecco coro con il
loro repertorio che spazia dal popolare al moderno, passando per lo spiritual,
il pop e anche la musica classica. Ancora musica con Rachele Colombo, polistrumentista, compositrice e arrangiatrice,
che in “Vagar” canta frammenti autobiografici poetici e ironici che diventano
universali.
Al Caffè Pedrocchi sarà di scena Mirco Trevisan, che interpreterà “Settimo Grigolin, la
storia di un uomo in equilibrio sul suo bastone”, uno di quei vecchi che
ognuno di noi ha incontrato e conosciuto in un momento della propria vita.
Protagonisti anche i giovani di Oikos
officina delle arti sceniche/Tam Teatromusica con “SpeciediSpazi”, azioni
performative ispirate al Manifesto del
terzo paesaggio di Clement, e i giovani di Laboratorio Campus Company con “Cacciatori di bellezza” (di Andrea
Pennacchi e Andrea Mazzacavallo).
A concludere la giornata di festa, alle 19.30 al Teatro delle
Maddalene (via san
Giovanni da Verdara, 40), sarà
l’inaugurazione della mostra Tavole
e parole della città fragile di Pietro Floridia e Luana Pavani, nata dalle interviste realizzate ai cittadini
di un’altra città dall’attore Gigi Gherzi> (Fonte: Comunicato Stampa).
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