PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

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23.10.12

HandPAGE: Uno stralcio di peregrinazione olistica...

L'esplosione creativa che accompagna questi anni è meravigliosa e bisogna ammettere che il mezzo internet è uno dei suoi partner...
Personalmente amo il "contatto" fatto di ascolto, intuizione e percezioni. Ma senza la "comunicazione" più o meno istituzionale sarebbe più difficile meravigliarci di fronte alle infinite possibilità di espressione che l'uomo di ogni tempo, a mio avviso, è portatore naturale.

Così come sarebbe altrettanto difficile acquisire piena consapevolezza della nostra relatività..non per sminuirci ma riscoprire la nostra unicità e credere in un "dialogo" con le unicità che ci circondano...perchè quando vai oltre il web e incontri le persone in carne ed ossa ti rendi conto delle differenze che contano, di chi ci crede anche con il cuore  e non solo con il portafoglio.

Ecco perchè mi piace peregrinare...

La complessità ci mette in viaggio...
La diversità ci mette in discussione...
La pluralità ci permette di scegliere...

La realtà... ci restituisce il senso di quello che incontriamo, pensiamo, sentiamo, scegliamo attraverso la condivisione con gli altri della nostra natura, individui,  gruppi o istituzioni. 
La solitudine diviene una prospettiva impraticabile...tutto quello che circonda vive con noi. Si può scegliere di separarci dal genere umano, ma olisticamente parlando, la nostra solitudine è una rivendicazione fittizia. Il cielo è di tutti, se sollevi lo sguardo potremmo scorgere il volo di uccelli migratori...loro portano un messaggio da un altro mondo lontano che si fa vicino...
E la vita è una questione di prospettive...proviamo a cambiare posto nella tavola in cui mangiamo ogni giorno, alcuni non lo fanno mai, altri siedono dove capita, altri aspettano che siano gli altri a decidere il loro posto, altri decidono tutti i posti, altri....
 e poi finalmente si mangia. 
Proviamo a fare il giro di queste modalità e saremmo persone più felici quando il nostro posto è quello che abbiamo perchè abbiamo scelto la modalità di ottenerlo...
Confrontarsi, ascoltare, partire, fare il giro più largo per capire, comprendere...

 
Buona peregrinazione!

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