PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

CATEGORIE

24.10.12

ENews: Il mondo visto com'eravamo

Alberto Savinio, L’isola dei giocattoli, 1930

Perchè relegare l'infanzia al passato? In fondo è parte della nostra vita, ma ci siamo abituati a muoverci solo lungo la "linea" del tempo e non negli spazi interiori che il tempo attraversa, supera, senza cancellarli del tutto
Il passato sembra perciò destinato a vivere solo nei ricordi, dimenticando che possiamo entrare in contatto con quella parte di noi più plastica, magmatica e amorfa che guarda al mondo con curiosità e immediatezza, dove la fantasia e l'immaginazione disegnano il mondo che vorremmo. "Raccontarci" può aiutare a risvegliare la coscienza. Di cosa? Del mondo visto com'eravamo!
Ben venga allora l'iniziativa dell'Associazione Culturale Doppiozero:  pubblicare i migliori racconti su quell'oggetto d'infanzia che possa farsi frammento di una storia personale, individuale, una lente per guardarsi  dentro, ma non solo. Un oggetto che guidi lo sguardo retrospettivo verso un'interrogazione del presente, per guardare intorno, per capire dove siamo arrivati, oggi.



 



Nessun commento:

Posta un commento