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Alberto
Savinio, L’isola dei giocattoli, 1930 |
Perchè relegare l'infanzia al passato? In fondo è parte della nostra vita, ma ci siamo abituati a muoverci solo lungo la "linea" del tempo e non negli spazi interiori che il tempo attraversa, supera, senza cancellarli del tutto.
Il passato sembra perciò destinato a vivere solo nei ricordi, dimenticando che possiamo entrare in contatto con quella parte di noi più plastica, magmatica e amorfa che guarda al mondo con curiosità e immediatezza, dove la fantasia e l'immaginazione disegnano il mondo che vorremmo. "Raccontarci" può aiutare a risvegliare la coscienza. Di cosa? Del mondo visto com'eravamo!
Ben venga allora l'iniziativa dell'Associazione Culturale Doppiozero: pubblicare i migliori racconti su quell'oggetto d'infanzia che possa farsi frammento di una storia personale, individuale, una lente per guardarsi dentro, ma non solo. Un oggetto che guidi lo sguardo retrospettivo verso un'interrogazione del presente, per guardare intorno, per capire dove siamo arrivati, oggi.
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