PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

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30.1.13

HandPAGE: In gioco... la visione!

"Coloro la cui vite sono feconde per se stessi, per i loro amici o per il mondo, sono ispirati dalla speranza e sostenuti dalla gioia; 
essi vedono con l'immaginazione le possibilità del futuro e il modo in cui essi non sono dominati dall'ansia di perdere l'affetto e il rispetto di cui sono fatti oggetto;
essi liberamente distribuiscono affetto e rispetto e la ricompensa giunge da sé senza che loro la debbano cercare. Nel loro lavoro non sono perseguitati dalla gelosia dei competitori, ma il loro unico interesse è il reale problema che deve essere affrontato e risolto."
(Bertrand Russell) 
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Così Bertrand Russel descrive la sua visione del proprio essere nel mondo come persona che ha il pregio di rimarcare gli aspetti profandamente umani, l'affetto e il rispetto che a suo avviso dovrebbero fondare la relazione con gli altri...ma questo affetto, questo rispetto da dove nascono? Dall'immaginazione, dalle potenzialità creative di cui siamo portatori sani, 
sanissimi, dalla visionarietà aggiungerei...quotidiana!  

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Un po' come giocare con le carte...scomporre il mazzo per abbandonare la solita partita lanciandole per aria...i bambini lo fanno! Quando qualcuno non gioca più con loro o quando il gioco si è "rotto"...perchè avevano un'altra idea di gioco...un'altra idea..un altro gioco! 
E pronti via..si riparte!




Biennale Architettura 2011





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