PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

CATEGORIE

25.11.11

HandPAGE: Cuor di casa!


Per anni, soprattutto durante l'università, ho abbracciato con entusiasmo intellettuale e slancio ideale l'idea di poter essere cittadina del mondo. Il cosmopolitismo ha in fondo un cuore buono, ti regala il sogno di sentirti a tuo agio ovunque, ti sollecita ad incontrare l'altro con ottimismo. Almeno nella mia versione. Quando esci dall'iperuranio, le cose però non sono così facili, e così scopro anch'io di avere una patria, un luogo dove tornare e sentirti davvero a casa. Ed sempre lo stesso anche se qualcosa è cambiato. Gli occhi hanno la capacità di vedere meglio quando non vedono bene. Ma quel luogo, forse solo mentale, è capace a volte di diventare un elisir di vita, un succo concentrato della tua essenza, tutto nutrito di ricordi, sogni, gioie e dolori, inaspettatamente compattati. Un luogo  pronto  a ricordarti chi eri, forse chi sei, magari chi vorresti essere. Quanto torno a Torino sono a casa.

Nessun commento:

Posta un commento