Sfere danzanti, Santina Pellizzari, 2011 (www.soaveinarte.it) |
Passeggiando per Soave incontro Santina Pellizzari. Sta allestendo la Collettiva del gruppo " Soave in Arte" nella chiesetta ormai sconsacrata dei Padri Domenicani, lungo la via che conduce al Castello. Due parole sugli affreschi sulle pareti e scopro che lei è una delle protagoniste della mostra, la maggior parte dei quadri esposti sono i suoi. Il suo stile si riconosce, i colori, le linee, la scelta dei materiali.
Una domande semplice, senza troppe pretese, da profana, "Mi racconta un po' i sui quadri?" Sulle sue tele l'anima di una donna che non rinuncia mai a lasciare un segno e rivendica, in ogni momento, il diritto alle emozioni, forti, avvolgenti, quali vie profonde che conducono ad una dimensione esistenziale autentica. La sua ricerca artistica si situa nel solco della pittura astratta, informale, debitrice, come lei stessa mi racconta, di grandi artisti del Novecento quali Kandisky e Pollock, per citarne alcuni. Non c'è un tema prestabilito, c'è una percezione, un'emozione che urge di esprimersi, di vivere, di lasciarsi guardare. Una relazione catartica con quei colori che solo sulla tela sembrano capaci di sciogliere l'animo nei suoi umori mentre cerca l'equilibrio, il bilanciamento, nell'arte come nella vita. Un dialogo a volte soffocato, a volte urlato, ma pur sempre una finestra sul mondo, quello interiore, complesso, vivido, e quello esterno, spesso inafferrabile, incomprensibile.
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