PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

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27.8.13

iPoLLiCiNi/CulturaINProfessione: Sulla Redazione Editoriale

di Lara Pollato



"... to write is human, to edit is divine"
Stephen King, On Writing

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Che si tratti di un libro tradizionale, di un ebook, o di un articolo di giornale, la verità è che, se abbiamo un buon allenamento nella lettura e nella scrittura, eventuali errori grammaticali, refusi o inesattezze infastidiscono il nostro cervello come una piccola, impercettibile puntura di zanzara. 
Lo senti poi quanto può far male, quando magari senti tuo figlio esprimersi alla Fantozzi, o come un Di Pietro. È il veleno dell’ignoranza e dell’approssimazione che passa da pubblicazioni scritte male alla formazione dei giovani. Ma se niente importa, perché ci lamentiamo quando ci accorgiamo che l’italiano, piano piano, diventa lingua straniera? Il punto è che... importa!
Nella lettura, in generale, ha valore anche la forma, la qualità e la correttezza del linguaggio, la scorrevolezza, l’esattezza dei riferimenti, la possibilità di fare oltre a un’operazione intellettuale, anche un’esperienza estetica

Non tutto può dipendere dall’autore, che, emotivamente o scientificamente coinvolto nel contenuto, a volte non si accorge di aspetti che sono invece di competenza del redattore editoriale. Redazione, editing, correzione di bozze sono passaggi importanti per qualsiasi genere di pubblicazione, se riteniamo importante la qualità.


Nella sua neutralità al contenuto del testo, il redattore ha il compito di “pulire” la scrittura, alleggerire dove la sintassi si fa troppo pesante, regolando la punteggiatura e gli a capo, insomma mette all’opera la sua precisione. Che è una dote indispensabile in questo mestiere. Mi sono noti casi in cui la meticolosità della redattrice ha messo in rilievo errori gravi nel contenuto stesso del testo, il cui responsabile è sempre l’autore.
Una buona collaborazione, rispettosa dei ruoli, tra redattore e autore è senz’altro un presupposto per realizzare un lavoro valido.
La presenza del redattore si rivela poi necessaria, irrinunciabile, quando si raccolgono più autori in una stessa pubblicazione, che sia un periodico, un catalogo o una miscellanea. In tal caso è importante l’uniformazione generale, ovvero il rispetto di regole standard che consentano di stabilire un ordine nel caos, vista la quantità di cervelli e metodi all’opera.

Un altro passaggio essenziale nel lavoro del redattore è il controllo delle immagini e delle didascalie, verificarne la qualità e i particolari per eventualmente indicare al grafico correzioni o modifiche da apportare all’interno della foto (“c’è un vaso orrendo che disturba la veduta di un affresco, lo cancelliamo con Photoshop?”), spostamenti o aggruppamenti di immagini che rendano armoniosa anche l’esperienza visiva del lettore.
Infine, gli apparati: indici di nomi, di luoghi, e quant’altro. Obbligatoria la conoscenza impeccabile dell’alfabeto, e un occhio vigile: l’errore è in agguato!

La bibliografia è uno strumento utile, importante per studiosi e addetti ai lavori: è per eccellenza la base della ricerca, la testimonianza che il lavoro svolto è un lavoro critico, scientifico, fondato sulla conoscenza delle fonti. Per poter essere efficace, necessita di regole standard che consentano di reperire le opere citate nelle biblioteche, archivi o librerie. Anche qui, senso estetico e funzionalità si combinano: meglio evitare, nei titoli, abbreviazioni o puntini di sospensione, scegliamo la completezza; nella citazione di periodici, usiamo le virgolette all’italiana, e non i doppi apici; se siamo di fronte a una collana, individuiamo la quantità di volumi di cui è composta, e citiamo quello a cui vogliamo riferirci.
Come è evidente, correggere libri è un mestiere reale, una professione culturale per umanisti, per persone a cui piacciono le cose fatte bene e con criterio. E che tengono alla lingua italiana, alla diffusione della cultura nei modi appropriati.

Ricalco qui il titolo della “bibbia” dei redattori, per dire che nell’insieme dei lavori che compongono un buon libro, sarebbe una grave leggerezza sottovalutare l’importanza del “mestiere di scrivere”.



Vi lascio i miei suggerimenti bibliografici:

L. CarradaIl mestiere di scrivere: Le parole al lavoro, tra carta e web, Apogeo 2011.
R. Lesina, Il Nuovo Manuale di Stile, ed. 2.0, Bologna 2009.
U. Eco, Come si fa una tesi di laurea, Milano 1977.



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Inizio il mio percorso espressivo 
nel disegno e nella scrittura fin dall'infanzia e
 porto avanti le mie passioni umanistiche in una ricerca tutta personale del "significato": 
nell'arte si chiama studio dell'iconologia e dell'iconografia; nella vita di tutti i giorni si traduce in una interpretazione inarrestabile di ciò che accade e di ciò che si vive. 
Dopo la laurea in Storia dell'Arte mi sono sempre occupata di libri, che adoro leggere e correggere, e di scrittura, con articoli e post per il web. 


Contatti:  lara.pollato@gmail.com




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