PeregrINAre

Quanti aspetti racchiude in sè l’immagine del “peregrino”! La più immediata, e probabilmente la più diffusa, è quella dell’erranza, a volte con una meta, come nei pellegrinaggi religiosi, a volte senza meta, come umili vagabondi. Il peregrino va per luoghi sconosciuti, si avventura in terre straniere. Ma peregrino si dice anche di qualcosa che appare singolare, originale fino ad essere strano. Lontananza, viaggio, estraneità sono dimensioni molto vive nel mondo contemporaneo non solo per i migranti in cerca di nuove nazioni da abitare, ma anche per ogni uomo o donna che cerchi una stabilità lavorativa, sentimentale o spirituale. Siamo erranti anche quando stiamo fermi dinnanzi ad un computer che ci fa fare il giro del mondo a colpi di bit, post e download. Non ci resta che trovare un centro, una bussola che si muova con noi, non ci resta che trovare noi stessi, la nostra umanità. Possiamo progettare le nostre esplorazioni attrezzandoci di mappe e consigli altrui, ma prima o poi le zone d’ombra metteranno alla prova ogni certezza e tra dubbi e scelte ineludibili si affaccia la nostra identità, personale e professionale. Peregrinazione vuole essere un blog di informazione culturale, ma anche e soprattutto di riflessione, approfondimento e interrogazione del reale con rigore, curiosità ed entusiasmo.

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31.3.12

INVeneto/Verona: Familiar/Familial, il diario personale di Jonny Briggs



Una figura accovacciata in posizione fetale, totalmente indifesa. Un rosa che nella sua esasperazione cromatica accentua, forse, il suo essere indifesa. Jonny Briggs, giovane promessa del panorama artistico inglese, racconta di sè, deliberatamente, senza allusioni, a viso scoperto. E lo fa a partire dall'infanzia, in un viaggio à rebours con cui tenta di ritrovare ciò che aveva smarritto, ciò che gli è stato sottratto tra luci e colori accesi che inondano la scena.
Fotografia, sculture-oggetto, disegni e scritti sono strade che lo riportano indietro nel tempo, che lo accompagnano nello scavo continuo su di sè, la propria storia. Una scelta che coinvolge tutto il suo universo familiare chiamandolo a rispondere del passato e che rappresenta "un valore  aggiunto che gli permette di guardare attraverso sé un po’ ovunque, producendo opere ove si percepisce immediatamente la presenza dell’autore". Un'arte che si fa "territorio di ricerca e riflessione, in senso più universale, sulla relazione che regola il sé con l’altro" scrive il critico Filippo Maggi per il catalogo della mostra Familiar/Familial, aperta al pubblico dal 30 marzo al 26 maggio 2012 alla FaMa Gallery di Verona. Mentre indaga il confine labile, non sempre rispettato, tra ciò che vive nell'intimo di ciascun individuo e quanto, invece, appartiene alla quotidianeità più familiare, l'artista inglese compone una sorta di "diario illustrato" dove rileggere il suo rapporto complicato con il padre e la madre. 


Corso Cavour 25/27 Verona
info@famagallery.com 

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